I 5 errori da evitare quando si scrive un curriculum vitae

Sei sicuro di scrivere un curriculum vitae correttamente?

Scommetto che anche tu, preparando il CV, hai commesso almeno una volta uno di questi errori. Ecco perché questo articolo fa al caso tuo: imparerai a correggerli e presentarti al 100% ai recruiters.

Quando vuoi presentarti per un’offerta di lavoro, la prima cosa che ti viene chiesta è il tuo CV ed ecco che le cose si complicano, perché diciamoci la verità, non è così semplice come si crede. Ecco allora cosa non devi assolutamente scrivere all’interno del tuo curriculum vitae per farti notare positivamente dai recruiters!

Sei stanco di non ricevere feedback positivi dalle aziende: forse il problema è nel tuo CV? Continua a leggere l’articolo per scoprire quali sono i 5 errori da evitare quando si scrive un curriculum vitae.

#Errore n.1: Le false competenze

Iniziamo dalle note dolenti(ssime). Alzi la mano chi, almeno una volta, non ha mai “pompato” il proprio CV inserendo competenze che non si possedevano in realtà in perfetto stile “Rebecca Bloomwood” – segni particolari…finlandese! –  (I love shopping).

C’è una sola risposta in questi casi: malissimo!

I recruiters sanno, i recruiters ricercano; in poche parole, capiscono subito se stai mentendo. E qualora tu abbia superato il primo step di selezione e fossi chiamato a colloquio, i nodi verrebbero comunque subito al pettine.

Ultima cosa ma non per importanza: attenzione ai profili social!

I recruiters ci googlano, è sempre consigliabile prestare molta attenzione a cosa postiamo sui social network.

#Errore n.2: CV troppo lunghi

Se alcune aziende specificano in fase di recruiting la lunghezza massima del CV da inviare non è perché sono pigre a leggere. Basta inserire solo le esperienze più significative, specificando le mansioni richieste e le date in cui sono state svolte.

In alcuni casi un po’ di strategia non guasta: non inserire esperienze pregresse non in linea con la posizione; fai una selezione e parla soltanto dei precedenti lavori che ti rendono davvero competitivo rispetto agli altri concorrenti.

#Errore n.3: S.O.S. Foto profilo !

Questione spinosa, perché la diatriba fra la necessità (tutta italiana) di inserire una fotografia nel CV oppure no è attualmente aperta: che fare?

Entrambe le scuole di pensiero hanno una loro logica, perché se è vero che non inserire una fotografia all’interno del CV aiuta i recruiters a concentrarsi maggiormente sulla professionalità del candidato, dare invece un volto alle esperienze che si leggono rende il curriculum vitae più completo. Come sempre, la verità sta nel mezzo.

E se si propende verso la seconda chance, come scegliere la foto giusta per un CV?

Per non commettere il fatidico terzo errore della nostra top five, segui i nostri consigli!

Tutti noi vogliamo presentarci al meglio, ma non tutte le foto sono adeguate al CV; si tratta comunque di un documento professionale, e come tale dovrà essere anche la foto di accompagnamento.

Facciamo un piccolo recap:

  • NO, alle foto in cui non si vede interamente il tuo volto, indossi occhiali da sole, non hai un abbigliamento consono, lo sfondo non è uniforme.
  • SI, invece alle foto frontali, preferibilmente vestiti in tailleur e con sfondo totalmente bianco.

#Errore n.4: Non essere creativi!

Suona strano? E invece i recruiters amano i CV creativi! Come non comprenderli: ricevono ogni giorno montagne di curriculum vitae sempre uguali, emergere sulla massa è dura.

Non commettere l’errore di non sfruttare al meglio il tuo potenziale creativo, e per il tuo CV scegli un format originale, magari lavorando sulla grafica senza necessariamente essere designer professionisti. O magari giocando sul testo, attraverso una narrazione accattivante di ciò che sai fare.

Attenzione, però: non perdere mai di vista l’obiettivo, e questo significa creare CV, anche non convenzionali, sempre mirati rispetto al pubblico che li analizzerà.

#Errore n.5: Essere sgrammaticati!

Voilà la ciliegina sulla torta: i recruiters sono i nemici giurati del “se avrei”, cacciatori impenitenti di tutte le virgole fuori posto. E d’altra parte quanto sarebbe credibile, ad esempio, un copywriter che confonde “ha” con “a”?

Certo, il più delle volte si tratta solo di errori di battitura, figli di una scrittura veloce e troppo spesso senza rilettura. Per evitare di essere rispediti fra i banchi di scuola a sgobbare sui manuali di grammatica, è estremamente importante revisionare il testo più volte prima di inoltrare la candidatura.

Stesso discorso, quando al curriculum vitae si aggiunge una lettera di presentazione. Non sempre obbligatoria ma preferibile, se scritta bene può fare la differenza. Non rovinare tutto con uno sciocco errore di battitura!

E se invece hai riletto il testo più volte e non ti sembra di notare nulla fuori posto, non avere timore di affidarti a terzi; che sia un tuo amico o un editor, avrai un altro parere in grado di individuare eventuali errori testuali e correggerli per te. In alternativa, ci sono i controlli ortografici automatici del pc che ti evidenzieranno possibili lapsus.

A te la scelta. Candidato avvisato…

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Informazioni su Roberta Fabozzi

In principio, c’era una forte passione per il giornalismo. Poi si è espansa al mondo della comunicazione, e iI passo verso il marketing è stato breve. Oggi, il mio mondo è il Content Marketing (e i gatti).
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