Ansia prima del colloquio? 10 consigli per tenerla sotto controllo

Stai per andare a fare un colloquio di lavoro ma l’ansia ti attanaglia? Nessun problema, nel nostro articolo andremo a scoprire quali sono le 10 cose da tenere in considerazione per tenerla sotto controllo e fare un colloquio perfetto.

Come gestire l’ansia prima del colloquio

Ecco di seguito 10 consigli per tenere l’ansia sotto controllo quando ci si deve recare ad un colloquio di lavoro:

Mai sottostimarsi

Dal momento in cui siete stati convocati per il colloquio, questo significa che già il vostro curriculum ha colpito la commissione. Questo già consta molto, perché se vi hanno chiamato è perché il vostro profilo è già considerato idoneo per quel lavoro. Dunque, se il vostro pensiero è quello di non essere adatto a quel lavoro, se così fosse non vi avrebbero chiamato.

L’importanza vestiario

Altro aspetto importante è il tipo di outfit che si sceglie. Chi soffre di ansia, infatti, deve evitare pantaloni stretti, o anche camice e maglie troppo strette. Il tipo di vestiario che si ha influisce molto sul come ci si sentirà al colloquio, ovvero se si è a proprio agio oppure no, e chi ci esamina lo avverte da subito. La migliore scelta è quella di un abbigliamento il più possibile professionale, che permette di sentirsi sicuri e a proprio agio.

La cura di sé stessi

Dire di andare a letto preso la sera prima, e svegliarsi presto la mattina, può sembrare il consiglio della mamma al figlio piccolo che deve andare a scuola. In realtà, sono cose molto importanti, in quanto la gestione del tempo e giungere al colloquio con un certo anticipo, sono due cose che permettono di essere più tranquilli e controllare l’ansia.

Fare sport prima del colloquio

Se avete del tempo prima di andare a fare il colloquio, considerate di fare un’attività sportiva che vi piace molto, come ad esempio una piccola corsa intorno alla propria casa, o nel caso si abbia la possibilità, qualche vasca in piscina. Tutto questo aiuta a rilassarsi, e dopo una doccia rigenerante andate pure al colloquio.

Prepararsi sulla linea operativa dell’azienda

Una buona mossa è quella di documentarsi preventivamente su cosa sia l’azienda per cui si va a fare il colloquio, e più precisamente, quale sia la caratteristica peculiare del suo operato. Essere preparati su quello che l’azienda cerca, è un buono modo per fare ottima impressione quando ci verranno poste delle domande ben precise. Ad esempio, i nostri pregi e difetti, i nostri punti di forza e il perché tale azienda dovrebbe scegliere proprio noi.

Essere spontanei

Il punto visto in precedenza deve essere uno spunto a essere disinvolti e sicuri di quello che andiamo a dire e fare. Dopotutto, anche i nostri gesti e il nostro linguaggio del corpo è un parametro fondamentale con cui l’interlocutore può valutare la nostra personalità e, di conseguenza, anche la nostra idoneità al lavoro. Inoltre, è buona norma prepararsi anche sull’azienda, ma non si tratta di qualcosa da imparare a pappagallo e basta. Ricorda: l’improvvisazione aiuta a mostrare all’interlocutore che si è il più spontanei possibile.

Liberarsi dagli impegni

Il giorno del colloquio, anche se questo sia di pomeriggio, è bene che sia il punto focale dell’intera giornata. Dunque, liberatevi da qualsiasi impegno e tenetevi la giornata libera, l’unico appuntamento dovrà essere quello del colloquio.

Risposte ponderate

Quando ci vengono poste delle domande, un errore classico è quello di rispondere di getto senza riflettere. È essenziale mostrare sicurezza rispondendo senza attendere troppo, ma è necessario prendersi qualche secondo per mettere insieme le idee nella propria testa ed esprimersi al meglio senza fare confusione con la terminologia, oppure con i concetti che si vogliono esprimere.

Rispondi e chiedi

Una delle tecniche per sentirsi a proprio agio durante un colloquio è quello di prendere in parte le redini dello stesso. In pratica, è una buona scelta quella di non rispondere alle domande e basta, ma anche porre delle domande all’interlocutore che siano attinenti al discorso e ovviamente al tipo di lavoro che svolge l’azienda. In questo caso ci poniamo allo stesso livello del reclutatore, facendo venire meno il concetto di inferiorità della posizione.

Un no non significa la fine

Non tutti i colloqui alla fine portano all’ottenimento del lavoro, anche se si svolgono nel migliore dei modi, questo per varie ragioni. L’importarsi è non abbattersi, altrimenti qualsiasi altro colloquio sarà un disastro. Ogni colloquio deve essere preso come un momento per accrescere la propria esperienza e aumentare ogni volta il proprio livello di sicurezza.

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