Competenze Digitali: cosa sono le digital skills e perché sono importanti per le aziende

Fra le competenze per trovare lavoro in modo efficace rientrano senza dubbio le digital skills; ne abbiamo sentito parlare tutti, ma sappiamo davvero cosa sono? Innanzitutto dobbiamo dividerle in due categorie:

  • Le hard skills sono le competenze tecniche che possono essere valutate rapidamente anche durante un colloquio di lavoro come ad esempio, le conoscenze informatiche, le lingue, il titolo di studio, ecc
  • Le soft skills sono invece capacità personali che vengono fuori durante il contesto lavorativo come ad esempio la capacità di lavorare in gruppo, la resistenza allo stress, il problem solving, ecc

Nel loro insieme le digital skills non possono essere definite come un compartimento stagno, bensì dobbiamo essere consapevoli che le competenze digitali sono in continuo mutamento. Di conseguenza anche il mondo del lavoro cambierà introducendo nuove professioni per il futuro.

Nella società odierna, in cui la maggior parte dei lavori non possono più prescindere dall’uso della tecnologia, è ormai indispensabile conoscerne l’utilizzo, e proprio in base al grado di conoscenza che ne abbiamo, è stata stilata una classificazione delle digital skills da parte dell’Unione Europea.

Le competenze digitali basiche

Partiamo dalle competenze basiche, ovvero tutto ciò che riguarda l’uso elementare nell’utilizzo del pc: saperlo accendere, usare le tastiere touch, inoltrare mail, navigare in internet, gestire programmi di scrittura e impostazioni di privacy, creare di profili social e interagire con gli altri.

Un gruppo di digital skills che suonano piuttosto scontate per la maggior parte, ma che costituiscono l’ABC della trasformazione digitale cui siamo sottoposti ormai già da qualche anno, e che tuttavia così ovvie non sono se le aziende fanno ancora i conti con il digital mismatch: il gap fra le competenze digitali possedute dai lavoratori e le competenze digitali richieste sul lavoro.

Le competenze digitali intermedie

Un gradino più su, troviamo le competenze digitali intermedie, e quindi tutto ciò che ha a che fare con la creazione di contenuti sul web: pubblicazione di testi scritti tramite piattaforme apposite, elaborazione di contenuti visuali -altrimenti detto graphic designer- e di digital marketing, quindi la promozione sul web di prodotti/ servizi. 

Questa tipologia di digital skills è più ricca della precedente, nondimeno garantisce oggi l’accesso a molte più professioni anche per i giovani ; quotidianamente a molte categorie lavorative è chiesto di sapersi destreggiare fra le strumentazioni informatiche in continua evoluzione.

Infatti, una caratteristica fondamentale delle digital skills, come abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, è il continuo mutamento; ecco perché non è possibile fornire una lista precisa e fissa in materia di digital skills, in quanto la scoperta scientifica e l’evoluzione tecnologica agiscono costantemente.

Le competenze digitali avanzate

Chi si rapporta direttamente con il cambiamento, avendo “le mani in pasta” ha raggiunto il grado più elevato. Fra le competenze digitali avanzate, si fanno strada le capacità di programmazione informatica; gli sviluppatori web sono figure professionali specializzate nella progettazione di siti web. Lavorano spesso a braccetto con un web designer, e tendenzialmente i loro compiti sono così suddivisi: se il developer si preoccupa di progettare i codici che danno vita a qualsiasi applicazione informatica, il web designer ne cura l’aspetto sia grafico, tramite linguaggi di programmazione ad hoc come l’HTML, sia di usabilità, ovvero rendendo l’applicazione in questione semplice da usare – e accattivante – da parte dell’utente finale. 

Oltre la progettazione web, c’è il mondo dei big data, dell’intelligenza artificiale e la realtà virtuale o aumentata, la cybersecurity: tutte specializzazioni che richiedono competenze digitali elevate, e sono ogni giorno più ricercate.

Ma di cosa stiamo parlando specificamente? Vediamolo insieme.

Le competenze del futuro

Tutte le tracce che lasciamo in rete sono dati che, raccolti in massa (da qui la denominazione di big data), sono processati e servono per studiare i nostri comportamenti sul web (soprattutto d’acquisto) con lo scopo di prevenirli. 

Ma tutti questi dati corrispondono alla nostra identità digitale e sono acquisiti ed elaborati per fini commerciali, nondimeno avranno bisogno anche di una tutela legale. Ecco perché sono obbligatori per le aziende i trattamenti in materia di privacy per la protezione dei dati.

D’altra parte, sarà necessario anche rendere sicuri i sistemi operativi da attacchi malevoli di terze parti. Perché vi diciamo questo? Tutto ciò che ruota intorno alla sicurezza web è altrimenti conosciuto come cybersecurity; vi dice niente?

E se pensate che l’intelligenza artificiale sia ancora una gran bella trama hollywoodiana vi sbagliate, in quanto ci accompagna già nel quotidiano, per esempio tramite app di riconoscimento vocale o visivo. La logica è migliorare e semplificare la vita di tutti i giorni, e proprio seguendo questa scia che sono in work in progress le automazioni per i mezzi di trasporto, per fare un altro esempio. 

Se il mondo dei videogiochi è un terreno estremamente fertile per la realtà virtuale, esistono già diverse applicazioni in realtà aumentata per Android e iOS che consentono di migliorare le esperienze d’acquisto, valide sia per l’interior designer che il settore beauty.

Come implementare le digital skills?

Tutti gli esempi citati finora sono applicazioni pratiche dei settori in cui sono più richieste le competenze digitali. Le aziende oggi non possono prescindere da professionisti che sappiano muoversi liberamente fra essi, ma per superare il digital mismatch servono misure importanti.

Per questo motivo quest’anno il Ministero per l’Innovazione tecnologica ha promosso un’iniziativa denominata “Repubblica digitale” che ha come obiettivo quello di favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro e accompagnare il processo di trasformazione digitale del Paese.

Con questo decreto si prova combattere il divario digitale presente nella popolazione italiana aiutando anche le aziende a trovare, in futuro, i professionisti necessari per portare avanti questo processo di digitalizzazione.

Informazioni su Roberta Fabozzi

In principio, c’era una forte passione per il giornalismo. Poi si è espansa al mondo della comunicazione, e iI passo verso il marketing è stato breve. Oggi, il mio mondo è il Content Marketing (e i gatti).
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