Team Building: cos’è e a cosa serve nelle aziende

Per Team Building s’intende la costruzione di una squadra di lavoro che negli ultimi anni si è imposta come formazione lavorativa tipo. Una definizione sintetica che però racchiude un insieme molto più vasto, costituito anche da tutte quelle attività che portano alla formazione di un team

Attività che comprendono esperienze formative attraverso momenti ludici, con lo scopo di connettere più persone, metterle a proprio agio e insegnare loro a lavorare in gruppo.

Figlia dei cambiamenti nel mondo del lavoro, la tendenza moderna è la creazione di gruppi più o meno grandi che seguono insieme un progetto, ciascuno apportando la propria competenza specifica (hard skills). Il collante perfetto di tutto il gioco resta la capacità trasversale de componenti (soft skills) di relazionarsi fra loro, in presenza e da remoto! 

Un altro step riguarda la traslazione online del team building; una versione estremamente recente ma che sta spopolando prima per necessità, a seguito del primo lockdown. Non l’abbiamo più abbandonato. 

Cerchiamo allora di analizzare più nel dettaglio quali sono le attività proposte per fare team building e perché le aziende hanno implementato così fortemente questa modalità di preparazione al lavoro.

A cosa serve il team building?

Il contesto aziendale è certamente l’ambiente in cui fare team building è un must. Anzi, per il mercato odierno non si tratta più di una scelta, bensì di una tendenza divenuta standard, perché è vero che siamo animali sociali e, da questo punto di vista, la collaborazione sul lavoro è fondamentale

Un’azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni, è come una macchina in cui ogni singolo ingranaggio per funzionare bene deve cooperare verso un obiettivo comune.

Fare team building corrisponde esattamente a questo principio, come stimolo affinché ogni componente del gruppo possa imparare a comunicare al meglio le informazioni e cooperare con gli altri per soddisfare le esigenze aziendali. 

Ma chi l’ha detto che uno scopo utile non possa passare attraverso un mezzo divertente?

Lavorare a stretto contatto con persone che ti fanno stare bene, in un ambiente sereno in cui i colleghi non sono rivali ma un supporto costante non ha prezzo.

Ed è in quest’ottica si cela il significato più profondo del team building. Basta dare un piccolo sguardo a tutti i benefits che se ne ricevono:

Umore positivo

Un ambiente di lavoro sereno e disteso è la condizione base per immaginare di fare team building. Ma in ognuno di noi vivono anche fragilità, insicurezze e magari complice qualche giornata storta, il risultato concreto è ritrovarsi in un grigio lunedì mattina sul lavoro di umore pessimo, assolutamente impreparati ad iniziare la giornata.

Sapere di far parte di un gruppo dove non sei giudicato ma compreso è un toccasana anche per il tuo umore. Sapere di lavorare a braccetto con chi riuscirà a strapparti un sorriso anche in mezzo alla tormenta ti aiuterà ad alzare un pochino l’asticella. (Vivere bene sul posto di lavoro: 5 consigli utili per stare bene con i colleghi)

Abbassamento dei livelli di ansia

Chi nasce sotto il segno dell’ansia sa che non lascia scampo, e che il tran-tran quotidiano non fa che peggiorare la situazione. Lavorare a stretto giro in un ambiente in cui non c’è spazio per il feeling personale è la ciliegina (marcia) sulla torta e lo stress da lavoro può essere dietro l’angolo.

Rispetto degli altri e dei tempi altrui

Essere a proprio agio in un gruppo comporta fiducia nel gruppo stesso che senza una buona dose di rispetto non può esistere.

In un contesto lavorativo, avere il rispetto non coincide esclusivamente con la gerarchia; significa soprattutto conoscere e andare incontro alle esigenze di terzi, partendo dalle scadenze per ogni compito assegnato. Al contempo, dare valore al tempo che ciascuno mette a nostra disposizione. Benessere e produttività sul posto di lavoro sono possibili se si fa parte di un gruppo coeso in un ambiente sereno.

Rispetto delle deadlines

Ce lo siamo appena detti: rispetto delle consegne per non sprecare il tempo e l’impegno di un intero gruppo di lavoro e non rompere quel patto di fiducia fondante di ogni team.

Inclusività

Siamo stati tutti “quelli nuovi”, e magari in fila l’insicurezza, la paura di non riuscire ad integrarsi o un atteggiamento respingente non favoriscono l’integrazione in squadra. Fare team building crea opportunità di scambio costantemente, ci mette in discussione e aiuta anche i più restii a sviluppare la capacità di relazionarsi con gli altri.

Come organizzare un team building?

I momenti perfetti per organizzare una sessione di team building sono in genere in fase pre-lancio di un nuovo progetto, consentendo alla squadra di conoscersi e attraverso momenti di condivisione anche divertenti. Anche eventi organizzati quali meeting aziendali costituiscono l’occasione propizia per incontrare nuove persone e trovare nuovi stimoli. 

Durante queste occasioni si possono organizzare sessioni di varia durata, che possono arrivare anche a 2/ 3 giorni. Queste giornate sono generalmente strutturate sia all’interno dell’azienda stessa, e parliamo di convegni e meeting; ma l’evento potrebbe protrarsi, e allora si può realizzare anche al di fuori dell’azienda stessa con percorsi di formazione specifica e un coach professionista.

Il coach o team builder è una figura chiave: si tratta di professionisti del settore in grado di organizzare i training path più adeguati alla formazione del team e soprattutto misurare le performance prodotte dal team stesso.

, , , ,

Informazioni su Roberta Fabozzi

In principio, c’era una forte passione per il giornalismo. Poi si è espansa al mondo della comunicazione, e iI passo verso il marketing è stato breve. Oggi, il mio mondo è il Content Marketing (e i gatti).
Vedi tutti gli articoli di Roberta Fabozzi →